"Amal" è un esperimento pedagogico, contro ogni guerra e forma di
discriminazione, che dura ormai da più di dieci anni. Nato dalla volontà
di costruire uno spazio per i bambini palestinesi dove i muri fosse
possibile abbatterli, dove ci fosse la possibilità di superare barriere
sociali, culturali e religiose e costruire invece un'avventura che parli
di solidarietà, di gioco e di futuro, in questi anni questo spazio si è
dato ed è cresciuto: al centro per bambine e bambini della
città e dei campi profughi di Betlemme si sono affiancati nuovi
progetti e nuove scommesse, in Palestina così come in Italia.
Negli
anni si sono infatti susseguiti scambi con le/i bambine/i del centro e
quelle/i delle scuole elementari di Milano, prima attraverso scambi di
storie e disegni, poi attraverso il progetto "semi di pace".
E sarà
proprio da quest'ultimo che si svilupperà poi, a partire dal 2010, il
"Progetto ulivi", una sperimentazione in atto ancora oggi e che vede i
bambine/i e ragazze/i del centro di Amal a Betlemme prendersi cura di un
campo dove hanno piantato ulivi e altri alberi da frutto, con il
supporto dei contadini locali: un territorio altrimenti abbandonato per
la sua troppa prossimità al muro ed alle colonie (a ridosso delle quali
Israele non permette alcuna costruzione e spesso minaccia anche le
coltivazioni con le troppe conosciute incursioni dei buldozer) e che
invece, grazie a questo progetto, continua a produrre narrazioni,
affezione alla terra e forse anche qualche seme di speranza.
Ancora,
Amal promuove progetti nelle scuole superiori della città per
raccontare la Palestina, che non è un "lontano teatro di guerra", ma
anzi il paradigma estremo di negazioni di diritti, discriminazioni,
intolleranze che vediamo avvenire ogni giorno anche intorno a noi,
sebbene su altre scale. Nelle scuole si parla infatti di diritto
all'acqua e al territorio, di apartheid, di razzismo... temi che sono
parte del nostro quotidiano e che ci aiutano a tessere un filo rosso, ad
abbattere in primis il muro dell'indifferenza.
Amal è quindi un
esperimento di educazione indisciplinata, in Italia e in Palestina, dove
bambini e ragazzi di diverso credo e stato sociale si incontrano e
confrontano, imparando ad abbattere ogni giorno i muri del pregiudizio e
dell'intolleranza, a coltivare e prendersi cura della terra e degli
altri, a lottare per un futuro di pace.
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